Carla Moiso

L’arte della pittura

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Chi sono

Carla Moiso è nata a Venezia. Quell’atmosfera irripetibile che si respira tra le calli di questa città unica al mondo, si è sedimentata anche nella sua pittura. Le trasparenze e i riflessi della laguna evocano antiche emozioni. Le nature vive esaltano il suo animo solare e puro. I dipinti religiosi parlano della sua costante ispirazione.
Ingegnere di formazione, ha sempre avuto predisposizione per l’arte che ha potuto sviluppare e alimentare grazie ai colori vivi e solari della Costa Azzurra dove ha vissuto per molti anni.
Le sue esposizioni partono infatti da Roquebrune Cap Martin nel 2003. Proseguono poi in più mostre fatte in varie parti della Francia e Italia ottenendo premi e riconoscimenti, culminate a Parigi con la partecipazione al Carrousel du Louvre nel 2004 dopo essere stata selezionata tra diecimila artisti. In Italia, su invito della Municipalità di Abano Terme, ha esposto nel 2007 una sua personale. A Monte Carlo nel 2009, in occasione del 1° Concorso Internazionale d’Arte Contemporanea, si aggiudica il premio del pubblico e nel 2010 vince il premio della giuria alla VIII Biennale Internazionale di Roma. Dal 2011 al 2015 partecipa alle Biennali di Firenze, di Verona, di Palermo e di Barcellona. Sempre nel 2015 è presente alla Rassegna “Grazie Italia” nel Padiglione Guatemala all’interno della 56 Biennale di Venezia e a fine anno partecipa a una mostra a Los Angeles. Dopo essere stata premiata a Mosca nella pittura classica, nel 2017 progetta due personali una a Venezia (Palazzo Zenobio) e l’altra a Piacenza presso la Galleria “Studio C”. In aprile prende parte alla prestigiosa Triennale di Roma (nel complesso monumentale del Vittoriano) inaugurata da Achille Bonito Oliva e Radini Tedeschi, e a fine anno partecipa a una mostra a Miami.

In autunno 2018 parteciperà a una mostra nel museo Vernadsky a Mosca, e a Venezia (Palazzo Albrizzi Capello) con la mostra “Padiglione Europa” nell’ambito della 16 biennale di architettura con conferimento del Premio alla Carriera.

Nel 2018 è stata inserita nel prestigioso Atlante dell’arte contemporanea De Agostini.